Idrocele
Dopo la nascita, si può verificare la persistenza del canale (dotto peritoneo-vaginale ) che durante la gestazione è servito a mettere in comunicazione la cavità addominale con quella scrotale. E’ quel canale, quel condotto, che serve alla discesa del testicolo dall’addome allo scroto e che, a partire dalla 8° settimana di vita intrauterina, esaurita la migrazione del testicolo verso lo scroto, dovrebbe iniziare a chiudersi per poi scomparire nelle settimane prima o immediatamente dopo la nascita. ( vedi Ernia inguinale )
Se questa chiusura non avviene ed il canale rimane aperto al suo interno può scivolare verso lo scroto il liquido ( liquido peritoneale ) normalmente presente nella cavità addominale : tale situazione prende il nome di idrocele comunicante. Talora il liquido che scivola rimane intrappolato nel canale e si verifica una vera cisti di liquido detta cisti del funicolo ( idrocele cistico nella terminologia anglosassone ).
La mamma , prima che il Pediatra, si rende conto che l’emiscroto ( o talvolta entrambi gli emiscroti ) è più gonfio, maggiormente nelle ore serali, non crea dolore al bambino anche se alcune volte di dimensioni importanti. Non crea alcun pericolo alla vascolarizzazione del testicolo, salvo situazioni eccezionali.
il Pediatra alla visita, appoggiando un piccola fonte luminosa sullo scroto, avrà la sensazione della “transilluminazione”, della capacità, cioè, del fascio luminoso di attraversare la borsa scortale a causa della presenza del liquido peritoneale.
E’ molto frequente nei neonati ( fino all’85% ), specialmente se di basso peso alla nascita, e con il passare delle settimane lentamente si riduce e scompare.
La sua presenza dopo i 12-18 mesi di vita , ammesso che durante l’attesa non sia comparso un gonfiore inguinale o inguino-scrotale riferibile ad un’ernia, suggerisce la chiusura con un intervento chirurgico molto simile a quello che si fa all’ernia stessa. Dopo questa età, infatti, è difficile che il dotto possa chiedersi spontaneamente e lasciare aperto il passaggio ad un’ansa intestinale ( ernia ) non è prudente.
Per contro l’intervento viene eseguito in regime di ricovero di giorno che consente di rimandare a casa il bambino in poche ore.