VARICOCELE
Il sangue venoso refluo, cioè di ritorno, dal testicolo dovrebbe andare verso la vena cava inferiore e poi all’atrio destro, attraverso le vene testicolari o spermatiche: ciò è necessario perché così il sangue torna ad ossigenarsi e può riprendere la sua funzione di trasporto dell’ossigeno.
Le vene testicolari superficiali e profonde, raccolto anche il sangue che viene dall’epididimo ( quella formazione appoggiata al testicolo che serve a far maturare e concentrare gli spermatozoi) formano il cosiddetto plesso pampiniforme ( come le foglie della vite ); da questo con un’unica vena, detta spermatica o testicolare, il sangue venoso va, a destra, direttamente nella vena cava , a sinistra, invece, si immette nella vena renale di sinistra e soltanto dopo nella cava.
Questo e’ il motivo per il quale il sangue venoso rimane con più facilità nei vasi di sinistra ( spesso il testicolo di sinistra è più”basso” del destro) e fa diventare i vasi stessi sfiancati e dilatati portandoli all’incapacità ( stasi ) a far tornare completamente il sangue venoso verso l’alto. Abbiamo una vera e propria varicosità del plesso spermatico. Come conseguenza di questa differenza anatomica il varicocele si forma nella stragrande maggioranza ( 85% ) dei casi a carico dei vasi di sinistra e soltanto in una piccola percentuale( 4% ) a destra. Eccezionale ( 1% ) che sia da entrambi i lati.
E’ la causa più frequente di infertilità maschile ( 40% ) e, da solo, rappresenta il 20% dell’infertilità della coppia. Infatti, la stasi sanguigna intorno al testicolo determina quell’aumento di temperatura sufficiente ad incidere sul numero e motilità degli spermatozoi. L’aumento della pressione del sangue venoso che circonda il testicolo, inoltre, sarebbe un altro elemento di danno causando scarsità di ossigeno e di testosterone al testicolo.
Certamente nel conto della fertilità di coppia anche in presenza di varicocele sono molti altri i fattori che entrano in gioco e, per contro, che pazienti con varicocele di grado elevato riescano a procreare.
Tuttavia è ampiamente riportato in letteratura che il trattamento del varicocele fa aumentare il numero e la motilità degli spermatozoi.
Da un punto di vista clinico si differenziano 4 gradi di varicocele : dal primo grado , lieve, ove è anche difficile poter palpare la varicosità del plesso fino al quarto grado ove la dilatazione varicosa delle vene è ben visibile e palpabile anche in posizione supina per poi diventare una piccola matassa di vene che occupano lo scroto, in posizione eretta.
Dopo l’esame obbiettivo, l’ecocolordoppler è una metodica diagnostica principe in questi casi e consente di definire correttamente il grado, il calibro delle vene, la morfologia del testicolo.
Il trattamento , quando sia stata identificata la necessità ( varicosità non riducibile con il cambio di posizione, iniziale danno alla crescita del testicolo), è chirurgico e si avvale oggi di numerose tecniche tra cui quella microchirurgica, quella laparoscopica o di radiologia interventistica ( sclerosi ).